Operatori Socio Sanitari dell’ADI in fibrillazione a Brindisi. SHC OSS: “trattati senza rispetto e senza dignità

Ad oggi purtroppo ci ritroviamo ancora una volta a dover affrontare la drammatica situazione che affligge e vede coinvolti i lavoratori e nonché gli Operatori Socio Sanitari del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) del comune di Brindisi.

“Una vicenda divenuta ormai preoccupante che non riesce a trovare una risoluzione alle tante problematiche lavorative ed organizzative del servizio.”

Quanto dichiara il Segretario Regionale SHC PUGLIA Antonio Squarcella che con rabbia presenta la drammatica situazione: “È assurdo come le parti istituzionali locali, e non solo, non prestino la celere attenzione a questa problematica che necessita da parte loro un intervento mirato e coinciso al fine di assurgere e mitigare da questo limbo che va avanti da anni.”

Continua: “Avremmo dovuto avere un incontro lo scorso 6 novembre attraverso l’implementazione di un tavolo tecnico con il Sindaco di Brindisi Ing. Riccardo Rossi, l’ASL Brindisi, Cooperative e tutte le OO.SS. coinvolte, col semplice scopo di individuare e rivalutare le condizioni economiche/ lavorative del servizio, basti pensare che questi lavoratori, ed in modo particolare gli OSS, sono stati vincolati sin dal primo lockdown vedersi ridurre il proprio monte orario lavorativo da 30 ore settimanali a 7 ore settimanali, per non parlare dei ritardi stipendiali. E da questo incontro si sarebbe dovuto portare un risultato a questi lavoratori, un sospiro di sollievo ma poi visto svanire nel nulla.”

“Il problema maggiore che forse non si riesce a comprendere, è che su tutta questa maledetta faccenda chi ne sta subendo le conseguenze sono i lavoratori, gli OSS.”

Aggiunge poi il Segretario Regionale di SHC PUGLIA: “Abbiamo sollecitato lo scorso 2 novembre anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano affinché attraverso un suo intervento alla causa risolvesse in parte questa circostanza, ma senza alcun risultato. Oltre il Presidente Emiliano, il 16 novembre abbiamo inviato un ulteriore richiesta anche al nuovo Prefetto di Brindisi insediatosi da poco, la Dott.ssa Carolina Bellantoni, con l’auspicio di determinare un suo intervento, di fatti ci comunicano che dopo la nostra istanza, la segreteria del Prefetto si è mobilitata immediatamente a sollecitare sia il comune che l’Asl.

Conclude Squarcella: “Gli Operatori Socio Sanitari non meritano questo tipo di trattamento, loro che mettono al servizio la propria professionalità con diligenza e spirito di abnegazione verso l’utenza, verso i propri pazienti, non possono ancora oggi dover subire tale trattamento.

Noi come sindacato di categoria OSS non staremo immobili, fin quando non si avranno delle risposte concrete dalle istituzioni locali. Compresi di fatti e non solo parole. Sarebbe inoltre utile che per una volta fra le OO.SS. protagoniste in questa contingenza, come la medesima, creino una sinergia una rete di collaborazione per rafforzare maggiormente il raggio di azione nei confronti di chi al posto di sostenere i lavoratori a 160° accantona questa drammatica realtà.”

“I lavoratori, gli OSS meritano rispetto e dignità!”.

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