Grazia (nome di fantasia) è un’Operatrice Socio Sanitaria.
Ha letto la triste storia di Claudia, infermiera prima vaccinata in Italia che ha ricevuto minacce di morte dai no-vax e si è decisa a raccontare cosa le sta accandendo.
Grazia ha chiesto l’anonimato per la sua lettera perchè i fatti riportati sono stati anche esposti alla Sua direzione aziendale ed è in attesa di capire se ci sono ulteriori vie da percorrere.
Salve,
vi scrivo come mi avete chiesto e vi ringrazio per la cortesia dimostrata.
Sono un’OSS. Nelle scorse settimane ho aderito al piano vaccinale e sono in attesa del mio turno che dovrebbe arrivare entro una quindicina di giorni (dicono).
Quando ho letto la mail ero a lavoro ed ho risposto subito.
Ne ho poi parlato con gli altri, pour parler. Pensavo fosse una cosa normale e ovvia che noi operatori ci vaccinassimo.
Non so come descriverlo quindi riassumerò tutto dicendo che i componenti del mio turno mi hanno letteralmente aggredito.
La collega oss di turno appena ho detto che mi vaccinavo ha esclamato “Ecco un’altra cretina”. Ci lavoro da 4 anni, non è stato bello per quanto sapevo che ha spesso idee alternative.
Gli altri mi hanno subito fatto domande tipo “Non pensi ai tuoi figli?”, “Pensi che in pochi mesi si riesca a fare un vero vaccino?”, “Ti senti furba e noi siamo tutti idioti?” e cose simili.
Un collega ha detto che lui avrebbe provato “Vergogna” a piegarmi alle lobby così. A farsi “impaurire dai media”.
La cosa mi ha lasciato avvilita e disgustata.
Poi hanno rincarato con battute stupide tipo “Il caffè lo vuoi o lo prendi da sola perchè potremmo essere contagiati?” e pure “Vieni con me o hai paura del virus?”.
Insomma, aderire a questo vaccino è pretesto per rompere le scatole, farmi guardare male e prendere in giro.
Io lo faccio comunque. Ho letto della collega infermiera di roma, quanto meno a me non hanno minacciato di morte.
Che schifo la società ed i social fanno solo emergere i caproni ignoranti.
Anche se mi fanno pressione e mi deridono io mi vaccino lo stesso.
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