
Il consumo di sale iodato ha effetti sulla tiroide. Quali sono i benefici? Quali i rischi? A cosa occorre porre attenzione?
Sale iodato e tiroide, quali sono gli effetti?
Un’alimentazione sana e regolare a volte non basta, occorre conoscere gli effetti dell’uso degli alimenti e dei microalimenti anche in base alle patologie di cui soffriamo.
Il fabbisogno quotidiano di iodio è di circa 150 mcg/die.
E’ risaputo che il consumo di sale iodato ha effetti sulla tiroide, vediamo quali.
In assenza di patologie tiroidee.
In particolare l’assunzione di questo sale arricchito in assenza di patologie della ghiandola tiroidea rappresenta uno stile di vita sano utile a prevenire l’insorgenza di malattie tiroidee. Il limite massimo si assunzione giornaliera è comunque di 1000 mcg di iodio al giorno (che se assunti SOLO con sale iodato, cosa difficile, corrisponderebbero a circa 33 gr di sale).
In presenza di patologie tiroidee.
Occorre prestare attenzione al consumo di sale iodato in presenza di patologie già conclamate. Questo perchè lo iodio aiuta la tiroide nella secrezione ormonale.
Ipotiroidismo.
Essendo in atto una disfunzione tendente al minimo della secrezione, il sale iodato aiuta notevolmente la tiroide. Consigliata l’assunzione, quindi, in sostituzione al sale tradizionale.
Ipertiroidismo.
Essendo in atto una disfunzione tendente al massimo della secrezione, l’uso di sale iodato è sconsigliato perchè può accentuare gli effetti negativi.
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