Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari in pensione anticipata a causa dei danni da turni notturni.

Una revisione normativa per permettere una pensione anticipata. E’ questo il traguardo per Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari, sottoposti a turni notturni per anni e anni della propria vita.

I dati emersi negli ultimi anni avvalorano questa necessità: il turno notturno causa danni molto gravi alla salute.

Aspettativa di vita vs qualità degli anni vissuti.

Come viene definita l’età pensionabile? Nonostante tutti i discorsi ed i simposi, la realtà è che l’età pensionabile è definita con una scelta politica che si basa su parametri prettamente economici ed in minima parte sociali e demografici.

Nascondendosi invece dietro ad un dito, troviamo che questo dito è rappresentato proprio dall’aspettativa di vita (in Italia oltre gli 80 anni).

Come riporta il sito del ministero della salute, però, “l’aspettativa di vita per un cittadino di 65 anni è di 17 anni se uomo e di 20,5 anni se donna. Tuttavia misurando gli anni senza disabilità un uomo e una donna di 65 anni possono contare di vivere, rispettivamente, 8,7 e 8,9 anni in assenza di limitazioni severe o moderate nelle attività della vita quotidiana”.

In pratica di media una donna ed un uomo di 65 anni possono arrivare a 74 anni con una qualità di vita accettabile.

Turno notturno e danni alla salute.

Questa media purtroppo non è valida per i turnisti notturni come i lavoratori della sanità. I turni notturni sono stati associati da decine di studi allo sviluppo di disturbi metabolici anche invalidanti (tiroidismo grave e diabete su tutti) e a disturbi del sonno (il 63% dei lavoratori ne soffre secondo una recente ricerca Eurispes).

Un’indagine da noi condotta nel 2009 rivelava inoltre che il 17% ricorre a farmaci per riuscire ad addormentarsi la notte successiva al turno notturno (vedi qui l’indagine).

Rispetto alla salute nella donna, lo stress va a inficiare sulla regolarità del ciclo mestruale e si stanno cercando di dimostrare alterazioni a lungo termine sul grado di fertilità.

Cancro alla mammella.

Nel 2007 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), organo dell’OMS, ha classificato il turno notturno nella categoria 2-A, quella dei fattori “probabilmente cancerogeni” con la seguente motivazione: A causa dell’influenza sugli ormoni, il lavoro notturno è considerato uno dei fattori di rischio per il tumore alla mammella.

Pensione anticipata, la salute è un diritto.

Se la salute è un diritto, lo è anche la sua preservazione. L’astensione dal lavoro notturno legato all’età o il pensionamento anticipato sono quindi necessità assolute che Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari non possono permettersi di non pretendere.

La rivoluzione normativa è necessaria e gli aspetti sociosanitari che ne deriverebbero sono importanti anche per il tanto caro bilancio: lo sanno a Roma quanto costa allo Stato un cittadino con patologie croniche, disabilità o limitazioni severe?

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