Le patologie della tiroide: valutazioni e classificazione. Anatomia e fisiologia.

La tiroide è un organo impari e mediale situato nella parte anteriore del collo davanti la trachea. Congiunti dall’istmo, i due lobi, destro e sinistro, assume la forma di H o a farfalla. Esiste il lobo piramidale o piramide del Morgagni che origina dall’istmo e rappresenta un lobo accessorio. I lobi in salute misurano circa 5 cm in altezza, mentre l’istmo 1 o 2 cm. Ha un peso di circa 20 grammi.

La ghiandola tiroidea è in rapporto anteriormente con i muscoli sottojoidei, posteriormente con la trachea. La tiroide è molto vascolarizzata come tutte le ghiandole endocrine, infatti possiede quattro insiemi vascolari superiori ed inferiori composti ciascuno da una vena e un’arteria.

Fondamentale in chirurgia è il nervo ricorrente o laringeo inferiore in quanto responsabile dell’innervazione dei muscoli intrinseci laringei. La lesione del nervo ricorrente comporta paralisi della corda vocale omolaterale alterando il tono della voce.

La tiroide è avvolta dalla capsula fibrosa che divide il parenchima in lobuli, ogni lobulo è composto da follicoli tiroidei, ogni follicolo ha la parete formata da cellule follicolari. Alla base delle cellule follicolari ci sono le cellule parafollicolari chiamate cellule C che producono calcitonina.

La tiroide produce ormoni tiroidei e nello specifico sono i tirocini gli addetti alla produzione di:

  • TRIIODOTIRONINA (FT3);
  • TIROXINA (FT4)

Sono fondamentali questi ormoni in quanto hanno una funzione preziosa per il metabolismo e per lo sviluppo cerebrale.
Ovviamente lo iodio è elemento fondamentale delle strutture degli ormoni iodati. Esso viene assorbito dalla mucosa intestinale e introdotto attraverso l’alimentazione. La tireoglobulina prodotta dai tireociti è una proteina che tramite le vescicole esocitarie viene scaricata nel lume follicolare a formare gran parte della colloide. All’interno della colloide si accoppia MIT+DIT che formano T3, DIT+DIT formano T4.

I meccanismi di regolazione tiroidei sono rappresentati dal sistema ipotalamico-ipofisario tiroideo e il sistema di autoregolazione tiroideo. Come anticipato sopra, le cellule parafollicolari producono calcitonina che regolano la quantità di calcio nel circolo, favorendo l’accumulo di calcio nelle ossa. L’antagonista della calcitonina è il paratormone prodotto dalle paratiroidi, ghiandole di piccole dimensioni (due superiori e due inferiori), poste a metà altezza dei lobi tiroidei, che toglie calcio dalle ossa per portarlo in circolo dando così un effetto ipercalceficante.

Diagnostica.

  • Anamnesi ed esame obiettivo;
  • Diagnostica di Laboratorio (dosaggi ormonali compreso il TSH che indaga l’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide. Il TSH sarà alto in caso di ipotiroidismo e basso o indosabile in caso di ipertiroidismo con autonomia funzionale tiroidea);
  • Diagnostica strumentale: agobiopsia, rx del collo, ecografia, scintigrafia somministrando isotropi radioattivi, ecocolor-doppler per studiare la vascolarizzazione della tiroide.

Malattie della tiroide.

Sono divise in:

  • Anomalie di sviluppo ed ectopie;
  • Tiroiditi acute e croniche;
  • Gozzi;
  • Tumori benigni e maligni.

Anomalie di sviluppo ed etopie.

Fanno parte le cisti e le fistole dovute alla mancata obliterazione del dotto tireoglosso.

Tiroiditi acute e croniche.

  • Tiroidite infettiva (generalmente da streptococchi e stafilococchi);
  • Tiroidite di De Quervain;
  • Tiroidite di Hashimoto;
  • Tiroidite di Riedel.

Gozzi.

Il gozzo è l’aumento del volume della tiroide non generato da una patologia neoplastica ed è un disturbo cronico. È classificato in base all’eziologia, la sede, la morfologia, la funzione.

In base all’eziologia il gozzo può essere:

  • Disormogenetico;
  • Endemico;
  • Sporadico.

In base alla sede può essere:

  • Cervicale;
  • Cervico-mediastinico;
  • Endo-toracico.

In base alla morfologia può essere:

  • Diffuso;
  • Nodulare.

Da un punto di vista funzionale invece:

  • Ipotiroideo;
  • Eutiroideo;
  • Ipertiroideo.

Una forma particolare di gozzo ipertiroideo è rappresentato dal Morbo di Flajani-Basedow-Gravesche clinicamente si manifesta con aumento di volume della tiroide, ipertiroidismo con possibilità di tireotossicosi, oftalmopatia, dermopatia, irritabilità nervosa, labilità emotiva, ansia, insonnia, debolezza, tremori, palpitazioni, tachicardia, ipertensione sistemica, diaforesi, alterazione della termoregolazione corporea.

Tumori benigni della tiroide.

La maggiorate sono epiteliali quindi adenomi. I più frequenti sono quelli follicolari.

Tumori maligni della tiroide.

  • Adenocarcinoma papillifero nel 60% circa dei casi;
  • Adenocarcinoma follicolare nel 10% circa dei casi;
  • Carcinoma anaplastico è il tumore tiroideo più aggressivo e a crescita rapida;
  • Adenocarcinoma midollare nel 5-10% dei casi, ma nel 30% dei casi questo si associar altri tipi di tumore dando origine alla sindrome di Sipple o MEN II (adenocarcinoma midollare+feocromocitoma+adenoma paratiroide).

L’intervento di elezione è la tiroidectomia totale con svuotamento linfonodale laterocervicale.

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