Da oggi Televisite a Casa Sollievo della Sofferenza.

Da oggi Televisite a Casa Sollievo della Sofferenza. Dal Gargano parte il futuro dell’assistenza e della diagnostica a distanza. Per ora non possibili le prestazioni infermieristiche.

Sono ambulatori virtuali. A distanza. Nessun contatto fisico, con il paziente che direttamente dal proprio domicilio potrà interagire con il medico. Gli ambulatori di “Malattie infiammatorie croniche intestinali” e “Terapia del dolore” sono i primi dell’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia) che, a partire dal 18 luglio scorso, hanno iniziato ad erogare ‘la televisita’.

L’ospedale di San Giovanni Rotondo – è detto in una nota del nosocomio – è il primo a partire in Puglia con le ‘televisite’ in ambito non cardiologico e in convenzione con il sistema sanitario regionale.

“La televisita – viene spiegato – darà la possibilità, agli utenti che intraprendono un percorso di cura lungo e strutturato, di effettuare visite e controlli programmati senza spostarsi dal proprio domicilio, riducendo tempi, costi e disagi del viaggio verso l’ospedale per loro o per i caregiver”.

La ‘televisita’ non sarà utilizzabile come prima visita, ma il paziente individuato da uno specialista potrà utilizzare questa procedura telematica per i controlli. Si tratterà, così, di pazienti con malattia cronica già diagnosticata.

“La pandemia da Covid19 e le esigenze dei malati di sottoporsi periodicamente alle visite di controllo – ha spiegato il direttore generale dell”Irccs Casa Sollievo della Sofferenza, Michele Giuliani – hanno dato un forte impulso allo sviluppo di nuove modalità di erogazione delle prestazioni”.

“Per ora – aggiunge – siamo partiti con 2 ambulatori ma nei prossimi mesi, a partire da settembre, sono già pronti altri 30 ambulatori di varie specialità cliniche”. “Mi preme sottolineare che la televisita – conclude il direttore – non sostituisce le visite di controllo in presenza ma si aggiunge ad esse. Per quanti lo vorranno, gli ambulatori resteranno sempre disponibili”.

Al momento non sono previste consulenze e prestazioni infermieristiche, ma si spera in un ripensamento dell’ospedale di San Pio nel prossimo futuro.

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