Quali sono i tre principi etici di base del lavoro operatore socio sanitario?

L’etica è una componente imprescindibile della professionalità di tutti gli operatori sanitari. Etica, termine che deriva dal greco antico ἔθος, èthos, “carattere”, “comportamento”, “costume”, “consuetudine”. La vita di ciascun individuo è caratterizzata dal suo comportamento umano, politico, giuridico, morale. Se per un medico e altri professionisti sanitari l’etica è importante nella propria professione, per un OSS è fondamentale, in quanto, il suo lavoro è a stretto contatto con il paziente e pertanto si richiede un comportamento etico il più possibile appropriato alla situazione. L’interrogarsi su cosa sia giusto e cosa no, è pratica usuale di tutti gli ambiti che entrano, direttamente o indirettamente, in contatto con l’essere umano. Le professioni sanitarie più di tutte sono finalizzate al benessere dell’uomo, utilizzando tecniche e metodi il più possibile eticamente corretti. CAPITOLO III – ELEMENTI DI ETICA E DEONTOLOGIA 31 Nel XX secolo l’etica sanitaria è diventata una delle problematiche più importanti e di maggiore difficoltà di risoluzione. Il crescente progresso scientifico e tecnologico medico ha permesso di allungare l’età media, grazie all’utilizzo di apparecchiature per la diagnostica, alla moderna farmacologia, alle sofisticate tecniche di chirurgia e alle scoperte biomediche. Tutto ciò ha reso gli ostacoli sia per la diagnosi che per la cura dell’assistito, una volta insormontabili, di facile risoluzione. D’altra parte, proprio il progresso scientifico ha sollevato quesiti etici su cui ancora oggi si dibatte. La centralità è del paziente ed è sovrana (vedi “Carta dei diritti del malato”), tutto ruota intorno a lui e dipende da lui. Una volta fornitegli accurate ed attente informazioni, è lui che decide di sé. La centralità del paziente ha portato così alla formazione di nuovi modelli etici comportamentali ai quali fanno riferimento tutte le figure sanitarie. È sempre nel XX secolo che vediamo cambiamenti, avvenuti in tutto l’ambito sanitario, apportando modifiche del S.S.N. (Servizio Sanitario Nazionale) non solo dal punto di vista di strutture bensì anche di nuovi ruoli e nuove competenze delle figure professionali. Il medico diventa sempre più specializzato, abbandonando così la vecchia figura del “medico factotum”, l’infermiere ha mutato radicalmente il suo ruolo; con il riconoscimento della propria professionalità come AUTONOMA (diventando oggi O.P.I. con la legge Lorenzin 3/2018 del 15/02/2018). La trasformazione parte con la caduta del mansionario infermieristico con la legge 42/99 attraverso la quale la competenza dell’infermiere passa da professionale (tecnica) a professionista (intellettuale). In questo modo, essendo l’infermiere investito di nuovi compiti e responsabilità non può sempre occuparsi dei compiti pratici che richiedono molto tempo come la prima assistenza del malato. Nasce così la figura dell’OSS (vedi legge 22_feb_2001) i cui compiti sono: a) Soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario. b) Favorire il benessere e l’autonomia dell’utente. 2. Moralità, deontologia e bioetica. Per spiegare al meglio il concetto di etica è bene descrivere in breve, PARTE I – ASPETTI ORGANIZZATIVI E LEGISLAZIONE 32 concetti quali: la moralità, la deontologia, la bioetica. 2.1. Moralità La moralità, dal latino Moralitas, è il termine che, nella scienza dei costumi, indica l’insieme delle norme, delle consuetudini, dei comportamenti che definiscono il complesso stato morale di un popolo, di un ceto, o di un individuo. Nel caso di quest’ultimo, il termine moralità rientra nella sua sfera interiore composta da quei principi, quei valori che rispetta e ai quali si affida. Valori che regolano e determinano le azioni in funzione di come secondo il proprio pensiero, il proprio credo, si possa agire in bene o in male. Ciò che però decide cosa sia bene e cosa sia male dipende ovviamente da ogni individuo ed è differente per ognuno, perché influenzati dalla cultura, dalla religione, dallo stato sociale, dall’aspetto economico e dal periodo storico nel quale si vive; infatti i principi morali sono in continua evoluzione e a passo con i tempi. Mai come nella realtà odierna della sanità, dopo quanto esposto sopra, la visione moderna e contemporanea contrappone la moralità all’etica considerando la prima fideistica la seconda razionale. 2.2. Deontologia La deontologia è composta da un insieme di regole comportamentali alle quali sono obbligati ad attenersi, all’interno di una professione, tutti coloro che ne fanno parte al fine di impedire che la professione stessa venga lesa, perdendo così di credibilità pubblica. Il rispetto di queste regole, elencate nel codice deontologico, nasce quindi non solo per tutelare l’assistito e la professione ma anche per incrementare, sviluppare al meglio, le potenzialità della professione stessa. Ciò consente di offrire agli utenti un servizio sempre migliore, che muta giorno per giorno cercando di adattarsi alle esigenze della società. Gli operatori sociosanitari si occupano dell’essere umano quando non è sempre in grado di provvedere a sé stesso, in quanto vive un periodo di stress psico-emotivo e fisico dettato dalla circostanza, temporanea o permanente, di non essere più capace di soddisfare i propri bisogni autonomamente. Tutti gli operatori che lavorano all’interno della sanità, CAPITOLO III – ELEMENTI DI ETICA E DEONTOLOGIA 33 forse, in maggior misura rispetto ad altri campi, dovrebbero lavorare con passione e devozione; infatti, diversi e importanti potrebbero essere i danni causati da un suo comportamento deontologicamente, moralmente ed eticamente scorretto. Cosa è più importante? LA VITA o IL PROTOCOLLO? “La salute è un diritto inalienabile” ART.32 della Costituzione Coloro che scelgono di lavorare nell’ambito della sanità devono avere sempre a mente l’art.32 della Costituzione, così da essere in grado di dare il meglio di sé per il paziente nel rispetto della legge e della propria coscienza. Si può essere un bravo operatore sanitario, indipendentemente dal ruolo che si ricopre, adottando anche solo scienza-coscienza-morale e passione per il prossimo. Questo è essere un professionista dell’ambito sanitario e questi sono i presupposti per poter avere una sanità migliore ed equa per tutti. Art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un dato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. 2.3. Codici deontologici Il codice deontologico è un corpus di regole di autodisciplina predeterminate dai professionisti al fine di garantire il buon funzionamento sociale della professione. A causa del cambio delle competenze e della carenza di infermieri, l’OSS nasce come figura di supporto a tutte le professioni sanitarie ma è di particolare supporto all’infermiere.

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