Influenza bambini, il Primario: Quando portarli in ospedale?

L’influenza che sta colpendo centinaia di bambini anche piccoli porta i genitori a ricorrere al Pronto Soccorso, mandando in tilt i servizi ed esponendoli a ulteriori rischi, come afferma il primario dottor Agostiniani.

Influenza bambini, l’inizio inverno ha portato ad una diffusione massiva di una forma influenzale piuttosto forte che sta colpendo centinaia di bambini in ogni città.

Intervistato da La Nazione, il dottor Rino Agostiniani (primario della pediatria di Pistoia e tesoriere della Società Italiana Pediatri) ha voluto indirizzare le famiglie a fare scelte consapevoli e a non ricorrere al Pronto Soccorso se non in casi importanti.

I genitori sono corsi in ospedale spesso in modo improprio.

“Siamo stati tutti letteralmente presi d’assalto” afferma il dott. Agostiniani “E i numeri ce lo confermano: tra la sera di sabato 3 e quella di domenica 4 dicembre sono stati 277 i bambini portati nei reparti di pediatria degli ospedali dell’Asl Toscana Centro. Di questi, sono stati 70 quelli al San Jacopo di Pistoia (altri 115 a Prato e 50 ad Empoli) Numeri incredibili. Ma soprattutto, fa riflettere l’esigua percentuale dei piccoli che una volta visitati sono stati ricoverati: appena 10!”.

“Quegli accessi si potevano evitare. Quando un bambino ha una febbre molto alta, di solito i genitori si allarmano, e la condotta è di portare il piccolo in ospedale. In realtà, vanno considerare le condizioni generali del bambino: una volta somministrati i farmaci essenziali, quali ibuprofene o paracetamolo, se il bambino torna a giocare, vuol dire che non ha necessità di una valutazione ulteriore. I casi in cui portare i piccoli in ospedali con la febbre alta sono essenzialmente due: in caso si tratti di neonati, fino ai 4-6 mesi, o nel caso in cui si noti che il bambino è meno vigile, o vispo, cioè se modifica molto la sua condotta abituale. Ma la febbre è solo un meccanismo di difesa del sistema immunitario. Portare il piccolo in ospedale con l’influenza vuol dire esporlo al rischio che venga contagiato con altri virus, magari”.

E, in chiusura, lancia un appello sugli antibiotici “Quello che va chiarito è che gli antibiotici non solo sono inutili in questi casi, ma anche dannosi, perché uccidono non solo i germi ‘cattivi’, ma anche quelli ’buoni’, che sono uno dei principali strumenti di difesa dalle malattie”.

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