OSS denunciati dai Carabinieri. Somministravano terapia a Paziente non collaborante.

I rilievi della polizia scientifica dopo che marito e moglie, rispettivamente di 73 anni e 62 anni, sono stati trovati morti nella loro abitazione in via Bonghi a Milano, 17 ottobre 2020. ANSA/ MATTEO CORNER

Operatori Socio Sanitari (OSS) in carico a una Rsa del Vercellese indagate per abuso della Professione Infermieristica per terapia data a Paziente non collaborante.

Gli Operatori Socio Sanitari (OSS) non possono somministrare Terapia Farmacologica di alcun genere agli Assistiti. Questo è cosa nota da tempo e per di più vietato dalle norme italiane. Tuttavia continuavano ad ignorarlo alcuni OSS di una nota RSA nel Vercellese, che somministravano medicinali a Paziente non collaborante.

ORA GLI OSS BECCATI DAI NAS DEI CARABINIERI, SU SEGNALAZIONE DI UNA INFERMIERA, DEVONO RISPONDERE DI ABUSO DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA. L’ACCUSA A CUI DEVONO RISPONDERE TRE OPERATORI DI UNA RSA DEL VERCELLESE IN SEGUITO AI CONTROLLI EFFETTUATI DAI NAS DEI CARABINIERI È PIUTTOSTO PESANTE.

Agli OSS viene contestato di aver somministrato farmaci a un paziente non autosufficiente. In quel momento non era presente l’Infermiere/l’Infermiera come prevede il protocollo. Nessuna conseguenza, per fortuna, per l’Anziano malcapitato.

Ora però gli inquirenti vogliono capire se si tratta di un caso isolato o di una routine. AssoCareNews.it da tempo denuncia quello che accade in diverse Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e Case di Riposo in Italia, dove ci sono OSS costretti a somministrare terapia farmacologica, gestire cateteri venosi e vescicali, Peg, Lesioni cutanee e Sondini Naso-Gastrici, e Operatori Socio Sanitari che si sentono Super-Infermieri e continuano ad abusare volutamente della professione altrui.

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